Storia e Origini di Falerna: Un Viaggio nel Cuore della Calabria
Falerna, situata a 550 metri di altitudine sulle pendici occidentali del Monte Mancuso (1327 m), è un affascinante comune della Calabria, nel cuore del gruppo montuoso del Reventino. La posizione strategica di Falerna la rende un punto centrale tra la valle del Savuto a nord e la piana di Sant’Eufemia a sud. Separata dal nucleo originario, Falerna Marina, situata a soli 8 metri sul livello del mare, è una popolare località turistica della costa tirrenica catanzarese.
Le Origini Storiche di Falerna
Il primo riferimento storico a Falerna risale al 1606, attraverso una bolla papale, che inizialmente fu erroneamente attribuito a Falerna. Una ricerca più approfondita, condotta dallo storico Armido Cario, ha rivelato che il documento riguardava in realtà Feroleto Antico. Il vero primo riferimento storico a Falerna appare in un atto del 1616, che segna l’inizio della sua formazione come centro abitato.
Falerna nel XVII Secolo: Crescita e Ricostruzione
Il paese si sviluppò nei primi anni del Seicento e crebbe rapidamente dopo il devastante terremoto del 1638, che colpì la regione del Lametino e la Valle del Savuto. I feudi dei d’Aquino furono tra i più colpiti dal sisma, che causò gravi perdite umane e materiali, con oltre 4.000 morti in tutta la zona. Il terremoto colpì in un periodo critico, quando i d’Aquino cercavano di trattenere la popolazione per garantire forza lavoro nelle terre.
Sotto la guida di Giovanna Battista d’Aquino, la principessa di Castiglione, vennero avviati i lavori di ricostruzione. La nuova Falerna sorse alle pendici del Monte Mancuso, dove pastori e agricoltori dei villaggi vicini furono incoraggiati a stabilirsi, trasformando le tradizionali abitazioni in muratura.
Il Crescimento di Falerna e il Ruolo della Famiglia d’Aquino
Nel 1648, Falerna contava già 32 fuochi (unità familiari) e continuò a crescere nel corso del XVII secolo, fino a raggiungere circa 1.000 abitanti. La crescita demografica fu in parte favorita dalla protezione dei feudatari d’Aquino, che amministrarono il feudo fino al XVIII secolo.
Nel 1783, Falerna superò Castiglione in termini di popolazione, arrivando a circa 800 abitanti contro i 366 di Castiglione. La famiglia d’Aquino perse il controllo del feudo, e nel 1799 morì l’ultima feudataria, Vincenzina D’Aquino Pico. Nel 1806, con le leggi eversive della feudalità imposte dai francesi, la feudalità fu abolita.
L’Ascesa di Falerna come Capoluogo
Nel 1807, Falerna divenne ufficialmente una “Università” nel governo di Martirano. Dopo un riordino amministrativo nel 1811, il comune di Falerna fu creato unendo Falerna e Castiglione Marittimo, con Castiglione come capoluogo per i primi cinque anni. Tuttavia, nel 1816, con un decreto reale di Ferdinando I delle Due Sicilie, Falerna fu elevata a capoluogo, segnando una svolta nella sua storia amministrativa.
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